Tassonomia UE: identificazione degli obiettivi ambientali e quantificazione di rischi per settori di attività economiche.

La tassonomia comprende una lista di attività economiche accompagnate da criteri tecnici che ne misurano l’impatto ambientale

Le attività sono selezionate in base alla possibilità di contribuire a sei obiettivi ambientali identificati dalla commissione Europea :

• la mitigazione degli effetti del climate change;
• l’adattamento al climate change;
• l’uso sostenibile e la protezione dell’acqua e delle risorse marine;
• la transizione verso un’economia circolare,
• la riduzione degli sprechi e il riciclo dei materiali;
• il contenimento dell’inquinamento e la tutela degli ecosistemi.

Per essere ecocompatibile un’attività deve soddisfare quattro criteri:

  1. Contribuire positivamente ad almeno uno dei 6 obiettivi aziendali
  2. Non produrre impatti negativi su nessuna altro obiettivo
  3. Soddisfare le salvaguardie minime sui diritti umani (linee guida OCSE e principi guida ONU art 18 regolamento UE2020/852
  4. Rispettare i criteri tecnici identificati dal TEG

Nel corso del proprio mandato il TEG ( techinacal expert group incaricato di supportare la commissione europea nel lavoro di definizione di sostenibilità) si e concentrato sul cambiamento climatico elaborando raccomandazioni sulla mitigazione ed adattamento.

La mitigazione è l’insieme di iniziative volte a limitare l’impatto delle attività umane sul clima attraverso la riduzione e/o rimozione delle emissioni di gas a effetto serra e per raggiungere gli obiettivi citati sono stati selezionati i settori che:

  • Presentano i più elevati livelli di emissione di CO2
  • Possono contribuire a ridurre le emissioni di gas serra negli altri settori
tassonomia ue obiettivi ambientali

il TEG ha individuato i criteri tecnici per determinare le soglie quantitative entro le quali vi è un contributo agli obiettivi di mitigazione e non si generano impatti negativi sugli altri obiettivi ambientali. Per esempio, per quanto riguarda il settore dei trasporti, le attività ferroviarie interurbane concorrono all’obiettivo di mitigazione se presentano zero emissioni oppure emissioni inferiori ai 50g di CO2 per chilometro percorso da ogni passeggero.

Per “adattamento” si intende il miglioramento della capacità di prevedere e affrontare gli effetti negativi del cambiamento climatico, a fronte di danni presenti e/o futuri alle attività economiche, agli ambienti naturali e ai contesti sociali.

Le attività che rientrano in quest’ambito sono strettamente legate alla dimensione locale e si diversificano in base alla tipologia degli effetti climatici e ai contesti geografici, naturali, economici e sociali interessati.

Il TEG ha articolato questa sezione della tassonomia identificando principi guida per la selezione delle attività economiche e criteri qualitativi per la definizione dei requisiti.
I principi guida per identificare le attività economiche che contribuiscono all’adattamento sono:

1. riduzione dell’esposizione ai rischi fisici dell’attività stessa e/o del contesto
ambientale e socioeconomico di riferimento;
2. assenza di impatti negativi sulla resilienza di altre attività o di altri contesti;
3. effetti di adattamento definibili e misurabili con Tecnical Screening Criteria da definire entro il 2020.

Il contributo all’adattamento può avvenire in due modi:

1. aumentando la resilienza dell’attività economica attraverso l’adozione di misure che riducono i rischi fisici (per esempio, in ambito agricolo, migliorando la capacità del suolo di trattenere l’acqua per limitare le conseguenze negative dei periodi di siccità);
2. incrementando la capacità dell’attività economica di rendere più resiliente il contesto ambientale, sociale ed economico di riferimento (per esempio, sviluppando sistemi satellitari per il monitoraggio dei fenomeni climatici e meteorologici).

Il TEG ha individuato una prima lista di macro-settori che rispettano tali requisiti:
1) agricoltura, silvicoltura, pesca;
2) energia (elettricità, gas, vapore e climatizzazione);
3) tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT);
4) servizi finanziari e assicurativi;
5) attività scientifiche e tecniche;
6) fornitura delle risorse idriche, delle reti fognarie, dei rifiuti e delle attività di bonifica.
Cfr: TEG 2019, Taxonomy Technical Report, cit., p. 37.

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